| Fiorenza Aste  intervista Mario Martinelli, l’autore trentino che nei suoi undici  libri ha saputo narrare la montagna da un inedito, profondo punto di  vista interiore, restituendo con fresca immediatezza i sapori di un  mondo che rischia di scomparire. Sullo sfondo della  natura integra, dura e bellissima della Vallarsa, colta nei profumi e  nei colori delle quattro stagioni, la voce narrante della Aste  dipinge l’affresco di una vita fuori dal comune. Dal caos della  città, attraverso un lungo avventuroso viaggio esistenziale, per  approdare infine al silenzio denso e generoso delle cime, il libro  traccia il percorso di un uomo che ha fatto della montagna il suo  sentiero di vita e di conoscenza.  Un racconto terso,  essenziale, che si fa di volta in volta narrazione, poesia, affresco  storico e paesaggistico.   Un libro da non perdere  per gli autentici amanti della montagna. “Il  Corno è stato la mia palestra di vita. La mia sconfinata sala di  meditazione. Salire e risalire lassù mi ha insegnato buona parte di  quello che so di me stesso. E poi c’erano i soldati, che mi  chiamavano lassù con forza. Salivo seguendo le loro orme,  appoggiando i piedi proprio dove loro avevano calcato i loro scarponi  chiodati. Ogni volta trovavo qualcosa che mi insegnava la loro vita  lassù. Un cucchiaio arrugginito che qualcuno aveva stretto tra le  labbra per mangiare. Il calcio di un fucile che aveva battuto  ritmicamente contro il fianco di un soldato, seguendo la cadenza del  suo passo. Una volta un cappello da alpino, che ho trovato sotto un  masso, e quando ho provato a sollevarlo mi si è disfatto fra le  mani. E poco più in là, sotto un altro sasso, un maglione verde. Ma  non di quelli di ordinanza. Aveva le trecce, e si vedeva che era  fatto a mano da una mamma. Non so dirti la sensazione che ho provato.  Commozione. E tristezza. E insieme a tutto questo, i camosci che  incontravo la mattina presto, all’alba. Il ghiaccio che brillava al  sole, il freddo vivo dell’aria, il suo profumo. La solitudine,  totale. Completa. Il vento. La pioggia. Il tempo. Sconfinato. Senza  limiti. La felicità.” |